Francesco ha risposto alle domande di alcuni dei presenti, provenienti da 101 Paesi: è sempre possibile fare la pace, ricorda, e per fare del mondo un posto migliore dobbiamo cominciare amando le persone più vicine. La preghiera per quanti non hanno fame e lavoro. Egoismo e guerra, sottolinea, sono la causa delle ingiustizie.
I bambini sanno come si fa la pace e hanno l’urgenza di urlarlo a tutti. Tolgono perfino il microfono al Papa per dire che “perdonare e chiedere scusa” è il modo migliore per smettere di litigare. In 50 mila allo Stadio Olimpico di Roma rispondono “sì” alle domande che Francesco fa loro - “È vero che la pace è sempre possibile? Voi siete tristi per le guerre? La pace è una cosa bella?” – e altrettanto convinto è il loro “no” alla guerra e al diavolo. La prima Giornata mondiale dei bambini è questa, spiega loro Francesco “il “calcio d’inizio” a un movimento per i piccoli “che vogliono costruire un mondo di pace”, in cui tutti sono fratelli, e che ha un futuro grazie alla cura di tutti per l’ambiente che ci circonda.