“I bambini portano sempre un messaggio e aiutano noi ad avere un cuore più giovane”. Lo ha detto ieri Papa Francesco in una intervista esclusiva alla giornalista americana Norah O’Donnel del network statunitense CBS, focalizzata sulla Giornata mondiale dei bambini che il 25 e il 26 maggio porterà a Roma 100mila bambini (e accompagnatori) da ogni parte del mondo. Si tratta della prima vera intervista di Bergoglio a un media degli Stati Uniti d’America.
Una versione estesa dell’intervista al Santo Padre andrà in onda domenica 19 maggio nella rubrica “60 MINUTES”, mentre lunedì 20 maggio la CBS dedicherà uno speciale in prima serata di un'ora.
Il Pontefice è tornato a invocare la pace nei teatri di guerra. Non solo a Gaza, ma soprattutto in Ucraina. "Quei bambini non sanno sorridere, hanno dimenticato come sorridere. E quando un bambino dimentica come si sorride è molto dura. Questa è una cosa molto seria”, ha affermato Bergoglio nel corso dell’ intervista cui ha preso parte anche Padre Enzo Fortunato, Direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro e coordinatore della GMB24.
Il Papa ha ribadito con forza la necessità di far tacere le armi: “per favore, i Paesi in guerra, tutti quanti, fermino la guerra. Cercate di negoziare. Cercate la pace”, sicuro che “una pace negoziata è meglio di una guerra senza fine". Altra tematica cara al Santo Padre è il futuro del pianeta “casa comune”. Sul cambiamento climatico ha criticato chi non condivide questa preoccupazione, sostenendo che esistono "persone sciocche" che "non ci credono".
Al termine di un’ora di colloquio con la giornalista statunitense, in cui ha mantenuto alti i livelli del confronto, Francesco ha rassicurato circa le sue condizioni di salute: “Sto bene”.