«Dobbiamo imparare ad ascoltare la voce dei bambini, troppo spesso soffocata dal rumore del mondo. Ascoltare i loro sogni, i loro desideri, che vibrano come musica, le loro speranze, semi piantati nel cuore dela terra, promesse di un futuro di bellezza». Così Padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale di Bambini, ha presentato il Summit Internazionale sui diritti dei Bambini intitolato “Amiamoli e proteggiamoli”, che si terrà il prossimo 3 febbraio nel Palazzo Apostolico Vaticano.
Saranno otto i tavoli di confronto ai quali prenderanno parte premi Nobel, leader mondiali, professori, scrittori, economisti e personalità religiose.
L’evento sarà aperto e chiuso da Papa Francesco e vedrà la partecipazione della Regina Rania Al Abdullah di Giordania, di Sua Altezza Sheikha Moza bint Nasser, presidente della Fondazione del Qatar per l'Educazione, la Scienza e lo Sviluppo della Comunità; Ahmed El-Tayeb, Grand Imam di al-Azhar; Liliana Segre, Senatrice a Vita; Mario Draghi, ex presidente della Banca centrale europea; Al Gore, politico e ambientalista, ex vicepresidente degli Stati Uniti; Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale; Ahmed Naser Al-Raisi, Presidente dell’Interpol; Edith Bruck, scrittrice; Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio dei ministri, Italia; Máximo Torero, Capo Economista FAO; Megawati Sukarnoputri, quinta Presidente dell’Indonesia; Arif Husain, Capo economista World Food programme; Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista; Paolo Gentiloni, presidente Task Force ONU sul debito.
«Il 2024 è stato uno dei peggiori anni della storia per i bambini che vivono in aree di conflitto, sia in termini di numero di bambini colpiti che di impatto sulle loro vite» ha detto padre Fortunato che ha aggiunto: «Il summit, convocato da Papa Francesco, metterà al centro dell’attenzione i diritti dei bambini, la chiave di volta per costruire la pace oggi e un futuro migliore per le generazioni che abiteranno il mondo futuro».
«Vorrei che immaginassimo di essere bambini in un campo profughi, o in una casa dove la fame è l’unica certezza», ha dichiarato il francescano conventuale, sottolineando come, in un mondo dove ogni giorno 14mila bambini perdono la vita, troppi crescano «senza la luce della speranza».
Il summit, coordinato dal Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini, verrà aperto da dieci bambini, provenienti da diverse parti del mondo, che consegneranno un messaggio a Papa Francesco.
Saranno due i momenti fondamentali: il 2 febbraio una visita serale alla Cappella Sistina presso i Musei Vaticani, seguita, il giorno successivo, da un evento incentrato su temi cruciali legati alla vita dei bambini, con panel di discussione nella Sala Clementina e nella Sala del Concistoro.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi ieri presso la Sala Stampa Vaticana, Padre Fortunato ha sottolineato la drammatica realtà in cui vivono milioni di bambini, paragonando la loro condizione a quella di chi cresce senza il conforto della speranza, a causa della guerra, della povertà, e della violenza.
Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio ha dichiarato: «Dobbiamo collocare questo evento nel quadro generale del giubileo della speranza, sarà un evento di speranza. Non abbiamo la pretesa di dire che è il primo ma è il primo che si fa in Vaticano voluto da Papa e convocato dal Papa che mostra grandissimo interesse per ascoltare i bambini convocando le maggiori personalità che si sono occupate dell’infanzia, le risposte perché i problemi che toccano la vita dei bambini sono tanti. Siamo in una crisi globale, Il mondo è pieno della tristezza dei bambini a cui il Papa vuole restituire un sorriso, un futuro. L’età dell’infanzia è età periferica dell’umano. È questo l’interesse del Papa, a spingersi verso le periferie umane che sono i bambini».
Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa sociale Auxilium, ha ricordato l’impegno messo in campo nella missione in Ucraina del 2023 in favore dei bambini supportata da Papa Francesco. «Abbiamo il dovere di proteggere i bambini, germoglio fragile, nutrirlo con amore, perché cresca forte e porti frutto per le generazioni future» ha detto.
«Stiamo diventando pericolosamente anestetizzati al dolore, alla distruzione causata dalle guerre, alle morti innocenti, tra queste troppo spesso bambini. Incoscientemente percepiamo questi eventi come lontani da noi, qualcosa che non ci colpisce e quindi accettabile – ha dichiarato Aldo Cagnoli, vicepresidente del Pontificio Comitato per la GMB - Dobbiamo ai bambini un futuro in cui possano avere speranza. Per realizzare questo obiettivo, è fondamentale ascoltarli con mente e cuore aperti. Non dobbiamo cedere alla tentazione culturale dell’omologazione del cittadino e dei futuri cittadini, i bambini, all’idea che siano parte di un sistema di un mosaico, dove ogni pezzo è sostituibile da un altro simile, quasi identico».
Uno degli aspetti più significativi del Summit sarà l’approfondimento del diritto dei bambini all'educazione e alla famiglia. La senatrice a vita Liliana Segre e l'ex presidente dell'Indonesia Megawati Sukarnoputri parteciperanno a un panel dedicato all'educazione, ponendo l'accento sull'importanza di garantire a tutti i bambini il diritto a una formazione che apra loro le porte del futuro. Questo diritto è particolarmente cruciale in un'epoca in cui i minori sono spesso costretti a lavorare in condizioni drammatiche: secondo il rapporto UNICEF, circa 160 milioni di bambini sono vittime del lavoro minorile.
Non meno importante è il tema della famiglia, con la riflessione di Mariella Enoc, ex presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, che ha sottolineato l’emergenza sociale legata alla separazione dei bambini dai genitori, un fenomeno in crescita a causa delle migrazioni forzate. La famiglia, secondo la Enoc, è un diritto fondamentale che viene negato a troppi bambini, e la sua protezione è al centro del dibattito.
Il summit affronterà anche tematiche cruciali come il diritto al cibo, alla nutrizione e all’assistenza sanitaria. Parteciperanno a questo panel personalità come Magnus MacFarlane-Barrow, fondatore di Mary's Meals, una organizzazione che fornisce pasti scolastici ai bambini nei paesi più poveri del mondo. Il diritto alla salute e la protezione dai conflitti armati e dai disastri ecologici saranno inoltre argomenti centrali, con interventi di Al Gore e padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia Francescana di Terra Santa.
L’impegno di Papa Francesco in questo summit va oltre la condanna delle ingiustizie: il Pontefice invita ad una “rivoluzione del cuore”, un cambiamento profondo che parta dalla coscienza degli adulti, affinché possano rispondere alle necessità dei bambini con più compassione e responsabilità. In occasione della Giornata Mondiale dei Bambini, Francesco ha sottolineato che «i bambini hanno il potere di aprire il cuore degli adulti e, attraverso questo, cambiare il mondo».